Autostima in ambito sportivo. Come migliorarla e prevenirne l’annullamento.

L’autostima può essere definita come la profonda accettazione di se stessi, credere e sapere di essere in grado di affrontare qualsiasi situazione ci si presenti di fronte.  Una persona è in grado di ottenerla quando è capace di riconoscere:

- I propri pensieri e sentimenti, conosce cosa gli crea ansia, felicità, paura, rabbia e quali situazioni generano in lui stati di angoscia o insicurezze, ma è comunque in grado di affrontarli al meglio.

- Le proprie opinioni, che possono portarlo a fare scelte alle volte sbagliate o non, a essere in grado di dire sempre il proprio pensiero, senza temere il giudizio altrui.

- I propri valori, che lo aiutano a crescere, gli insegnano a fare le scelte giuste, lo contraddistinguono e lo rendono unico senza aver timore di sentirsi isolato.

- Le proprie qualità, che lo rendono unico, gli fanno apprezzare ed accettare la diversità e possono farlo risaltare in molte occasioni.

 L’ autostima si sviluppa già nei primi anni di vita,  anche se durante la crescita si modifica ciò a cui il bambino fa riferimento per credere in se stesso. Anche nei bambini molto  piccoli è possibile rilevare problemi di bassa autostima quando mostrano il proprio  timore ad  affrontare compiti nuovi o affermano di essere incapaci di fare qualcosa, mentre presentano una buona autostima quando hanno fiducia in quello che fanno e  non rinunciano ad affrontare sfide  o nuove situazioni. I bambini formano un’idea di se stessi tenendo conto  di come sono trattati o visti dagli altri. Come gli altri ci considerano e l’immagine  che ci rimandano di noi stessi diviene in definitiva la bussola che usiamo per considerare noi stessi. Nello stesso modo è anche vero l’ opposto e cioè  che gli altri nel loro considerarci sono influenzati dalla considerazione che noi abbiamo di noi stessi.

Quando un bambino viene  definito ripetutamente come “impacciato” o “scoordinato”  in poco tempo potrà sentirsi tale  e si muoverà in modo coerente con questi giudizi attirando in questo modo  altri giudizi di disapprovazione fino a rinforzare in se stesso di essere un bambino che non sa muoversi. Nello stesso modo quando a un bambino viene ripetuto che non è capace di fare qualcosa o gli viene detto che ciò che ha fatto è scorretto potrebbe iniziare a disprezzarsi. Al contrario, messaggi del tipo: “hai fatto bene”; prova a fare da solo”; "non importa se hai sbagliato, riprova in un altro modo”, accompagnati da istruzioni ed esemplificazioni, stimolerebbero sentimenti di fiducia nei propri mezzi e di sfida verso se stessi.  Anche le lodi fatte in modo esagerato e troppo frequentemente, possono dar luogo ad una  immagine di sé falsa che presto dovrà scontrarsi con la realtà e quindi con il fallimento e aspettative irrealistiche verso le proprie possibilità, destinate a scontrarsi con la realtà. Sarebbe meglio dire: “Hai messo in modo sbagliato la testa mentre facevi la capriola ”, piuttosto che: “Sei impacciato”. La prima frase è una critica ad un preciso movimento del bambino e  lascia spazio alla correzione ; la seconda è un giudizio forte e totale che non lascia possibilità di appello e possibilità di modifica.

Ma sopratutto lo sport nel bambino aiuta ad:

1- Accettarsi per quello che si è anche se non sempre ci sentiamo accettati  o integrati all’interno di un gruppo.

2- Prefissarsi un obbiettivo lontano, senza soffermarsi troppo sui successi e, sopratutto, sugli insuccessi.

3- Capire che lo sport da sempre soddisfazioni a prescindere dal risultato.

4-  Imparare a rispettare gli avversari, ognuno di loro si sforza di dare il massimo e va rispettato. Lo sport non è odio verso il nostro avversario, è rispetto. Si deve essere rivali in campo e non fuori, lo sport deve servire anche a farsi degli amici.

5- Si impara ad essere obbiettivi, solo così si potrà affrontare lo sport con serenità.

6- Capire che vincere non è importante, ci sono altri valori molto più importanti nella vita.

Quindi in conclusione, lo sport e l’autostima viaggiano di pari passo in quanto senza uno non ci sarebbe la crescita dell’altro.

 

Dott. Giuliano Zauli

 

Vai all'elenco della categoria articoli
Categorie news
Ultime news
La Scuola Oriani di Faenza e Panathlon Club: un Progetto Pionieristico per la Sicurezza nello Sport
Leggi di più
World Diabetes Day 2024. Sorveglianza Passi: diagnosi per il 5% degli adulti, l’87% dei pazienti è in trattamento
Leggi di più
In casa tira una brutta aria. Un decalogo ISS per migliorare la qualità dell’aria domestica e la nostra salute  
Leggi di più
Contattaci per qualsiasi informazione
Giuliano Zauli 349 3955653
Per diete personalizzate
Gaia Nonni 320 5678266