Tipi di genitori nello sport: chi sono? come si riconoscono?

Le categorie di genitori che si possono trovare all’interno di una società sportiva sono di diversi tipi, dal genitore normativo positivo, al genitore con caratteristiche del bambino libero e addirittura si possono incontrare genitori con più caratteristiche dentro di sé. Ognuno, ovviamente, ha il suo modo di rapportarsi, in maniera negativa o positiva,  al bambino e all’allenatore.

- Il genitore normativo positivo: colui che tende ad essere costruttivo nei confronti del bambino, preferisce instaurare un dialogo costruttivo, assumendo la figura della guida per il piccolo sportivo. Di solito a questo genitore si associa un bambino del tipo “sforzati” il quale nonostante i tanti insuccessi collezionati non smette mai di provarci finché non ha raggiunto l’obbiettivo.

- Il genitore affettivo positivo: tende ad avere un atteggiamento di protezione nei confronti del bambino, non riprendendolo quando commette errori, ma anzi, dandogli dei rinforzi positivi. Mostra una vicinanza affettiva talvolta troppo persistente nei confronti del bambino.

- Il genitore normativo negativo: cerca sempre di avere il totale controllo sul figlio e chi gli sta attorno. Crede sempre di sapere cosa sia meglio per il bambino e lo giudica ogni qual volta sbaglia o non lavora come vorrebbe che lavorasse.

-Il genitore  di tipo positivo: ha una comunicazione costruttiva col bambino, lo aiuta a maturare in maniera indiretta, lo spinge a risolvere i problemi da solo e a capire se e quando sbaglia.

-Il genitore di tipo negativo: è molto simile al genitore normativo negativo per quanto riguarda la svalutazione del bambino in ambito sportivo. Tende a demotivare quando c’è l’errore e a trattare il figlio più come un adulto che come un bambino che pratica sport a livello puramente ricreativo

- Il genitore con comportamenti del “bambino libero”: solitamente è un genitore che non c’è quasi mai  a vedere il figlio durante gli allenamenti o le partite, ma quelle poche volte in cui è presente si lascia andare a manifestazioni imbarazzanti come deridere gli avversari o i loro genitori. Non si interessa se mette a disagio il proprio figlio davanti a tutti. Solitamente questo tipologia di genitore ha un figlio che presenta un’autostima quasi azzerata e una passività di tipo violenta/aggressiva conseguente a tutta la rabbia che il genitore gli provoca sia dentro che fuori dall’attività sportiva.

 

Dott. Zauli Giuliano 

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